lunedì 17 ottobre 2011

spazi d'universo (?)

Lo sento quando provo ad uscire dal guscio e questo è uno di quei periodi. Lo sento perché provo a prendere in mano me stessa, a mandare avanti la mia vita nel modo migliore. Lo sento perché, spesso inconsapevolmente, provo ad impadronirmi di ogni cosa possibile, anche se la notte nel silenzio e nel buio di una stanza è tutta un'altra storia. Provo a risalire, a respirare. Provo. Non è detto che ci riesca, ma è meglio di nulla. Sono tornata ad uno dei punti focali del circolo vizioso che costituisce la mia vita. Voglio vedere quanto durerà. Voglio vedere per quanto riesco a sentirmi all'altezza.
So che potrei crollare da un momento all'altro, come è già accaduto, come accadrà. C'è un confine sottilissimo tra la luce e il buio, e tra questi vi è un porzione quasi impercettibile di penombra. Sono stata in tutti e tre i luoghi, Li ho visitati, facendo della penombra casa mia, forse perché è il posto in cui vivere è più facile.
Cos'è la penombra? E' la via di mezzo, in cui si trovano l'apatia, la noia a volte, l'indecisione. La lotta per non retrocedere, la mancanza di forza necessaria ad avanzare. Credo sia la casa più brutta che una persona possa scegliersi.
Poi c'è il buio. Il buio credo sia la malattia, dalla depressione alla follia. E' il fondo del pozzo. Se un qualche Dio c'è, e se io stessa ci sono, forse gli sfuggirò. Ed è una lotta estenuante se sei cresciuta con l'esempio di chi ci vive da anni in quel pozzo, senza essere riuscita a risalire. Se vieni da una famiglia in cui molti hanno ceduto all'ebbrezza di quel volo verso il basso per poi non distinguere più tra l'oggettivo e l'irrazionale, e altri (dopo aver compreso di essere dall'altro lato e non essere riusciti più a tornare indietro) hanno preferito porre fine alla loro vita 'ambigua'. Credo sia un attimo. Qualche strano meccanismo nel cervello non funziona più, va in cortocircuito, e tac sei di là, nel buio. In fondo al pozzo. E non lo sai neanche. Perché per te che ci sei quella è l'unica realtà possibile, l'unica che concepisci. Gli altri sono folli. Tu sei dalla parte del giusto. E continuo a chiedermi se non sia vero. Se loro non sono gli unici a guardare al di là di ciò che tocchiamo, al di là delle abitudini, al di là dello schifo che abbiamo intorno.
E infine c'è la luce. Non ho molto da dire di questo spazio d'universo. Forse riesci a vivere pienamente, quello che sei, nel modo che vuoi. Riesci a sorridere di ogni cosa, a darti forza, coraggio. A rialzarti sempre. Forse luce è sinonimo di forza. Forse. Per quanto mi riguarda credo che vivere nella luce sia questo, un passo più avanti. Un giretto prima o poi tutti ce lo facciamo li, una sera, un'ora di vita. Un'ora d'amore. Un'ora fuori dal mondo.


Volevo solo cercare di vivere ciò che spontaneamente veniva da me. Perché fu tanto difficile? (H. Hesse - Demian) 

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