martedì 20 dicembre 2011

manca poco.

Devo decidermi a preparare le valigie.
Mi aspetta un inverno - inferno- ancor peggiore di questo.

venerdì 16 dicembre 2011

too much love will kill you.

Sono solo i frammenti dell'uomo che ero solito essere 
Troppe lacrime amare si stanno 
riversando su di me 
Sono molto lontano da casa 
E sto affrontando tutto questo da solo 
da troppo tempo 
Mi sento come se nessuno mi avesse mai 
detto la verità 
Su come crescere e sullo sforzo che avrebbe comportato 
Nella mia mente piena di confusione 
Sto guardando indietro per scoprire dove 
ho sbagliato 

Troppo amore ti ucciderà 
Se non riuscirai a deciderti 
Diviso tra l'amante e 
l'amore che lasci indietro 
Vai incontro ad un disastro 
perché non hai mai letto le indicazioni 
Troppo amore ti ucciderà - ogni volta 

Sono solo l'ombra dell'uomo che ero solito essere 
E sembra che per me non ci sia alcuna via d'uscita da tutto ciò 
Ero solito ridarti la felicità 
Adesso tutto ciò che faccio è deprimerti 
Come sarebbe se tu fossi nei miei panni? 
Non vedi che è impossibile scegliere? 
Non c'è alcun senso in tutto questo 
Qualunque strada io intraprenda, devo perdere 

Troppo amore ti ucciderà 
Come quando non ne hai affatto 
Prosciugherà la forza che c'è in te 
Ti farà gridare, implorare e strisciare 
E il dolore ti renderà pazzo 
Sei la vittima del tuo crimine 
Troppo amore ti ucciderà - ogni volta 

Troppo amore ti ucciderà 
Renderà la tua vita una farsa 
Sì, troppo amore ti ucciderà 
E non riuscirai a capire il perché 
Daresti la tua vita, venderesti la tua anima 
Ma sarà di nuovo così 
Troppo amore ti ucciderà 
Alla fine... 
Alla fine

                Queen


                

martedì 13 dicembre 2011

andarsene così.


Sarebbe splendido
amare veramente,
riuscire a farcela
e non pentirsi mai
Non è impossibile pensare un altro mondo
durante notti di paura e di dolore
Assomigliare a lucertole nel sole
Amare come Dio
usarne le parole
Sarebbe comodo
andarsene per sempre
Andarsene da qui
Andarsene così. 


                              Baustelle

 

tristezza.

Perché la tua assenza mi provoca tristezza?
Perché il tuo mefreghismo mi provoca tristezza?
Perché non riesco a non dare spazio alle illusioni? E a non cercarti tra la gente?
Triste mancanza. Tristi errori.
Tristi doveri verso me.

sabato 10 dicembre 2011

mad world.

Ogni volta che ascolto questa canzone c'è qualcosa che non va.
Ogni volta che l'ascolto è perché mi chiudo in me stessa.
Ogni volta che mi faccio incantare dalla sua poesia, da queste note, è perché ho voglia di piangere.
Non ho idea del perché oggi il magone mi stringe la gola, non so perché alcuni sogni mi tormentano la notte, non so perché non riesco ad andare avanti e resto qui in questa sorta di limbo, in attesa.. di cosa? E' tutto qui, a portata di mano. Esco, sorrido, rido, vivo. Ma dentro cosa c'è? Cosa c'era dentro quegli attacchi di panico che non arrivavano da un po'? Cosa c'era dentro quelle lacrime strazianti che non riuscivo a fermare?
In realtà non lo so, o meglio provo a non domandarmelo, so cosa c'è all'esterno però: solidi muri ormai, montagne di razionalità ed un grande autocontrollo.
Non mi chiedo più nulla, cerco di non pensare più a nulla, mi prendo in giro, fingo. Fingo come non mai. E con la persona più importante: con me stessa. Non l'ho mai fatto. Ed ora ho queste due persone dentro me, questi due mondi opposti, il razionale che schiaccia l'istinto. E vince, vince sempre.
Fingo che vada tutto bene, fingo di poter controllare tutto, controllare chi è più debole di me, mi faccio annientare da lei, dimentico l'egoismo e provo a dare il massimo, e se non ce la faccio mi tocca pagare il doppio perché la parte razionale si arrabbia e digrigna i denti, quella istintiva e per cui più fragile poichè più esposta ai dolori soffre e si addossa tutte le colpe. Fingo di non pensare a lui e ai suoi occhi, fingo che il cuore non sobbalzi quando lo vedo. So bene però che dovrei disintossicarmi da lui, che se abbasso le difese potrebbe insinuarsi in me e Cambiarmi, Modellarmi, a suo modo, che non è il modo che voglio io. Mi farebbe diventare ciò che non voglio. Fingo di non essere spezzata dentro. E' una lotta all'ultimo sangue ma quando si tratta di annientarmi vanno molto d'accordo le due me.

Ho capito qualcosa però negli ultimi tempi.
Prima pensavo che qualcuno potesse salvarmi ma ora è tutto chiaro: nessuno lo fa, nessuno è disposto a tanto. Tutti vogliono portarti sulla loro strada, vogliono farti perdere la tua. Sei sola quando cadi. Quindi tocca a te rialzarti, risalire la corrente. Salvarti.
Ho capito che sono diverse le persone durante la notte rispetto al giorno, io in primis. Quindi non potrai dire di aver realmente conosciuto qualcuno, di notte.
Ho capito che tutti vogliono approfittare dei tuoi lati deboli, servirsene per poi modellarti a loro piacimento. Quindi sta a te decidere se vuoi lasciarli fare.
Ho capito che, a volte, non abbiamo scelta, dobbiamo proseguire nel bene e nel male, ma pur sempre a modo nostro.
Ho capito che l'unica cosa che non voglio perdere è il rispetto per me stessa. Anche se l'offerta è piuttosto allettante.

Vedo intorno a me facce perse, anime consumate, occhi spiritati. Visi a pezzi, anime a pezzi, occhi a pezzi. Gente che nasconde, che si nasconde, che vuole dimenticare, che vuole arrendersi, che vuole sfogarsi. Sento parole ubriache e le vedo camminare tra la gente, traballando così come le gambe di ragazze altrettanto ubriache. Sento discorsi finti, costruiti da ogni singola persona per non passare da soli la notte, sento battutine sarcastiche e arroganti, sento gli occhi bruciare, le risate avanzare, la musica scemare. Vedo il mondo cadere a pezzi, nel locale buio, ingrigito dal fumo, ingrigito delle anime scure di chi lo frequenta, vedo il mondo cadere a pezzi, un uomo viscido che beve vino e vorrebbe una giovane compagnia, un uomo che in solitudine guarda il suo bicchiere, quasi privo di lucidità, sicuramente privo di vita, una donna che prova a far compagnia a chiunque entri dalla porta nera, gruppi di ragazzi che vogliono solo approfittare della situazione e gruppi di ragazze che vogliono solo dimenticare se stesse. Vedo il mondo cadere a pezzi, le anime spegnersi, e lo sento come casa mia. Ciascuno ha un suo buon motivo se sta li dentro, seduto a quel tavolo, seduto al bancone, circondato da mostri senza testa, a guardare Morgana, a conoscere chi ti porterà via il senno. Ciascuno ha il suo. Io non ti giudico, tu non giudichi me. Tanto siamo tutti sulla stessa barca.

ho visto per la prima volta i tuoi occhi, li per la prima volta i tuoi si sono poggiati su di me. Lì per la prima volta ti ho desiderato.
Da lì per la prima volta mi hai portata a casa tua e mi hai fatta innamorare del tuo amico più importante, lui che sente il rumore delle Tue chiavi e già scappa ad aspettarti alla porta, e mi hai affascinata con la tua vita, e ti ho permesso di farlo, ti ho permesso di parlare e di darmi qualcosa di tuo. La tua storia. Un grandissimo errore su cui però è inutile piangere. Perché è stato fatto. Perché ho guardato tra i tuoi libri e non si può tornare indietro, perché ho giocato a terra con il tuo migliore amico e lui ha giocato con me e non si può tornare indietro, perché siamo andati a fare colazione insieme e non si può tornare indietro. Perché dopo quella notte ti ho capito ma ormai non si poteva tornare indietro, ormai i tuoi occhi mi avevano rapita.

ho visto per la seconda volta i tuoi occhi che gelosi guardavano i miei, che sicuri guardavano i miei, e lì insicura ho finto, ho finto. Lì mi hai detto 'Andiamo a casa?' con la voce da bambino che a volte avrei così bisogno di sentire ma mai ci sarà, e lì ti ho lasciato andare via da solo. Impaurita, mi sono di nuovo negata.
Da lì ho cominciato a lasciarmi andare al tuo pensiero, costante, pressante, prepotente. Da lì ho cominciato ad alzare un muro ancora più solido proprio in corrispondenza della strada su cui ti ho incontrato.

ti ho visto per la terza volta, ti ho visto e ho sentito qualcosa salire in gola, il cuore  probabilmente, e ho sentito una fitta allo stomaco, non saprei definirla. Lì mi sono spaventata. Lì mi hai detto ' A te ti rapisco io' ed io mi sono lasciata rapire.
Da lì per la seconda volta mi hai portata a casa tua, ed il tuo 'cane' mi è saltato addosso ed io felice e spaventata vi ho lasciato fare, di nuovo ho lasciato che entrambi mi entraste dentro e mi conquistaste. Non mi sono più negata ma non mi sono lasciata modellare a tuo piacimento. Volevo andare via mentre non c'eri ma non l'ho fatto e non si può tornare indietro, ho respirato il tuo profumo, ho indossato la tua maglia e non si può tornare indietro. Non ho voluto fare colazione insieme. Non ho voluto parlarti e farti conoscere qualcosa di me che andasse oltre le apparenze, conosco tutta la tua vita, non sai neanche se ho una famiglia.
Da lì mi sono sentita abbandonata al ciglio di una strada, ferita, perché consapevole di non essere nulla, di non poter essere nulla, consapevole di dover allontanare il tuo pensiero e di non voler cambiare.

ho visto per la quarta volta i tuoi occhi, proprio quando stavo andando in astinenza, il mio cuore è sobbalzato, ho fatto finta di nulla, ho lasciato che mi nutrissi della tua voce e dei tuoi sguardi e ti ho lasciato andar via, consapevole di non voler cambiare.
ho visto per la quinta volta i tuoi occhi, troppo presto, sono tossici quando li si vede spesso, e lì non ho lasciato che mi nutrissi, ho lasciato che t'ingelosissi e mi guardassi, brava ad evitare i tuoi sguardi, brava ad essere stronza, brava a non farmi comprendere. Non più almeno. Ci avevo provato, a parlarti. Ci avevo provato. Posso essere una tra le tante figurine sul tuo album, o meglio, lo sono già, ma non posso permetterti di cambiarmi, non posso permetterti di farmi diventare ciò che non sono, ciò che vuoi, perché i pezzi poi li raccoglierei da sola. Perché mi faresti davvero a pezzi, mi annienteresti e mi sentirei sporca, sporca, e sola.
Ora lasciati guardare, lascia che io ti guardi, che ti osservi, che ti desideri. La magia svanirà e rimarrà solo un fuoco di paglia che dimenticherò presto. Devo solo fermare il cuore.


Mad World (Pazzo Mondo)
Attorno a me ci sono facce familiari
Posti sfiniti, sfinite facce
Radiosi e troppo presto per le loro giornaliere corse
Andando da nessuna parte, andando da nessuna parte
E le loro lacrime stanno colmando i loro bicchieri
No espressione, no espressione
Nascondo la mia testa, io voglio annegare il mio dispiacere
No domani, no domani

E io lo sento un tipo di divertimento
Io lo trovo un tipo di tristezza
I sogni nei quali sto morendo
Sono i migliori che abbia mai avuto
Io lo trovo difficile da dirlo a te
Perché lo trovo difficile da prendere
Quando le persone corrono in cerchio
È un molto, molto

Pazzo mondo

I bambini stanno aspettano per il giorno che si sentono bene
Buon compleanno, buon compleanno
Fatto per sentire il modo che ogni bambino dovrebbe
Siedi e ascolta, siedi e ascolta
Andavo a scuola ed ero molto nervoso
Nessuno mi conosceva, nessuno mi conosceva
Salve maestro dimmi qual è la mia lezione
Guarda nel modo giusto attraverso me, guarda nel modo giusto attraverso me.

                                                                                                               Gary Jules