lunedì 14 gennaio 2013

incredibilmente sincera.


12/07/12

E  se il sonno non arrivasse una notte qualunque di una bollente estate di un anno qualsiasi del nuovo secolo. E se il sonno non arrivasse e finalmente il mio cuore ritrovasse il coraggio di parlare, di scrivere di sentimenti e paure  troppo represse dentro me. E se durante una qualsiasi notte romana in cui 30° non lasciano respirare, finalmente la bomba ad orologeria, che nulla è se non io, finalmente esplodesse?
Allora mi lascio andare con una canzone, con il traffico in sottofondo e il menefreghismo che uso per difendermi dall’ansia di un esame imminente. Chiudo gli occhi e non c’è un’immagine precisa che si staglia in quest’oscurità.. piuttosto è un film ad essere proiettato.

Ho sognato per così tanto tempo che ora anche la fantasia ha cominciato a nausearmi, eppure se apro gli occhi mi piace cosa vedo? No, vedo una me che non sa dove andare, che un giorno è il massimo della presenza, del sorriso, sembra quasi ‘vivere’; una me che a volte cammina leggera ed attira gli sguardi dei passanti; una me che tira fuori tutta la forza che ha ed è robusta come un pilastro, regge l’intero palazzo; una me che il giorno dopo è solo briciole. Briciole. E viene spazzata via dalla più piccola folata di vento. Lo stesso vento che le ha spostato con cura i capelli e ha fatto sì che lui se ne innamorasse.
Un lui che non esiste, non esiste un lui che la ami con tutto se stesso e per tutto ciò che lei è, per ciò che racchiude. Solo uomini di passaggio, mendicanti di notti ubriache che la desiderano o ne sono attratti, che vogliono condividere un letto con lei, o meglio bastasse questo, vogliono portarsela a letto. Ecco cosa vogliono. E lei cosa cerca? Sì, tu, cosa cerchi? Due risate, un bacio candido e a volte sbronzo, qualcuno che ti guardi oltre la nebbia di fumo che hai intorno, oltre il bicchiere che con pazienza tieni in mano e porti alla bocca, qualcuno che voglia ascoltarti. Non più qualcuno che ti salvi. L’avevi capito: nessuno è disposto a farlo. E neanche qualcuno che ti ami. Sai che solo lui ti ha amata, in tutto e per tutto, e nessun altro lo farà, sai che lui ormai è lontano e sai che non tornerà. Sa che con lui ha condiviso tutto ciò che due persone che possono condividere.. e non parlo di cose grandi, immense, mi riferisco a quelle piccole, quelle di tutti i giorni che solidificano il rapporto sempre un po’ di più..  e poi l’amore.. l’amore. Non che fare l’amore con lui sia così imprevedibile, ma è amore. E’ conoscersi, è guardarsi, è volersi, è non riuscire a non abbracciarsi, a non baciarsi, è ridere, è gioco. E’ volerlo fare solo con lui. Con nessuno degli sconosciuti che ho incontrato sulla mia strada. Con nessuno degli sconosciuti che si vorrebbero infilare nel tuo letto e a cui tu non lo permetti.
Capire che però è finita, che negli ultimi tempi tante esigenze e diversi bisogni volano in quest’aria densa, mettere fine a rapporti che il tempo o la troppa vicinanza, o lontananza, ha logorato. Fare ciò che è giusto perché non si rompano. Scoprire ciò che mi è stato nascosto. Ecco cos’ha parlato oggi. Il senso di colpa. Ferita nell’orgoglio, non nel sentimento. Purtroppo non incredula. E non sola. Qui, con la mia musica, le mie parole, il mio passato che seppur distruttivo mi rende fiera perché non mi ha distrutta e non mi sono distrutta, con il mio presente che seppur traballante e colmo di dolore e morte a paure e rabbia e disperazione, è lucido, è pieno, è mio, prosegue giorno dopo giorno con altri propositi, con altre prove che grazie alla mia testardaggine perseguo mettendo in conto la sconfitta, con me stessa che più bella compagnia non c’è, e con il mio futuro. Il mio futuro. Può essere un giorno, due, un altro mese. Ciò che ho capito è che la vita è imprevedibile. Ma ora che questa realtà mi ha messo di fronte alla morte capisco che ciò che voglio è fare tutto a modo mio, tutto. Sbagliare, correggermi, cadere, sorreggermi, amare, lasciarmi amare, ridere. Io. Io. Io. Voglio essere Io la protagonista della mia vita, non la copia di qualcun altro, non la controfigura, non sottomessa, piuttosto arrabbiata, leggera, nevrotica, innamorata, leggera.

6 commenti:

  1. confermo...anche da qui "fuori" l'impressione è proprio quella: una incredibile, stupefacente sincerità.
    Ma una sincerità, unita per un giorno ad una lucidità totale. Un lucidità da far male. E' la tua cifra. La tua firma. Il segno di te quando sei completamente te. Capace di uno sguardo che trapassa muri, tempi antichi, ricordi e un presente che non ti contiene per intero. Ferite ricevute e persone strette solo per una notte. Consapevolezza di mille cose contemporaneamente. Saresti una perfetta scrittrice di diari. Perchè non ti sfuggono i nessi, i legami, fra uno stato d'animo e le situazioni che lo generano. Hai una invidiabile capacità di mettere a fuoco il momento che attraversi, come sotto una lente. Anche quel tuo personalissimo modo di poter essere tutto e il suo contrario, di essere una sera in cielo e il mattino dopo sprofondata nel panico, annientata. Questo mi ha sempre colpito fin dall'inizio.

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  2. "Il segno di te quando sei completamente te. Capace di uno sguardo che trapassa muri, tempi antichi, ricordi e un presente che non ti contiene per intero."
    "Anche quel tuo personalissimo modo di poter essere tutto e il suo contrario, di essere una sera in cielo e il mattino dopo sprofondata nel panico, annientata."
    Ok, assorbo queste tue parole, o meglio questi tuoi regali e commento! :D

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  3. Mi hai lasciato nel tuo commento da me, una "perla". Mi piace davvero tanto quella frase
    Pare vibrare, emettere un suono di verità assoluta. La sento anche mia.
    Dove l'hai pescata? Pesca fortunata eh? ...non c'è che dire! :-)

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  4. Come puoi dedurre dal mio carattere e da ciò che conosci di me, sono sempre stata "affascinata" o per meglio dire.. le storie difficili, le persone con un passato o un presente complesso attirano la mia attenzione.. Questo è successo con Van Gogh, quando ho fatto la maturità, scelto insieme a Virginia Woolf, Leopardi, Kierkegaard, Schopenhauer.. insomma tutto era incentrato sul "male di vivere".. Ok, non sarà stata una tesina molto allegra ma questi argomenti mi hanno sempre interessato :) E quella bellissima frase è proprio di Van Gogh, pescata quando facevo la maturità!!

    Mamma mia che allegria che porto, eh???

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  5. sorrido! ma una cosa devo confessartela: secondo te cosa mi ha colpito le primissime volte che ho letto qualcosa della tua scrittura? proprio l'intuire che avevi questa attraziaone magnetica per ciò che è legato in qualche modo al dolore e alla complessità del vivere.
    Solo più tardi quando ti sei raccontata un poco ho pensato: ma allora c'è come una specie di "imprintig". CHi ha attraversato certe cose se le porta dentro come un tatuaggio invisibile e da allora in poi probabilmente è portato ad essere più sensibile per quel tipo di problemi o di esperienze. Ma questo non vuol dire che si rinchiuderà sempre dentro quel tipo di argomenti. Anche perchè poi è anche bello cambiare pur portando dentro sempre una certa vocazione ad interrogarsi sul "male di vivere". Io ad esempio ho scoperto che sono tantissimi gli autori in letteratura che a loro volta erano assillati da questa attrazione. Comunque la frase di Van gogh è troppo bella. Da fare un post già solo con quella! Notte notte!

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  6. Il tatuaggio invisibile alcune sere brucia un po' più del solito, lo senti, e allora lo culli perché stai imparando ad accettarlo, non pretendi più di cancellarlo. Lo culli sapendo che domani sarà un giorno nuovo, con un sole nuovo, con una nuova te.
    Sai, quando ho scritto quelle righe, a luglio, o meglio, tutto ciò che ho scritto nell'ultimo anno quasi, mi ha aiutata molto. E' stato come prendere consapevolezza di me, di ciò di cui necessito e di ciò che invece mi fa del male. All'inizio rimanevano solo "parole" scritte, mentre ora mi rendo conto che la lucidità si è fatta largo sempre più spesso e che ciò che inizialmente scrivevo solo, pian piano è diventato "reale". E' magnifico. Nonostante non sia sempre così, ma è un grandissimo passo avanti per fare pace con me stessa. Non ci crederai ma mi hai aiutata molto in questo percorso e continui a farlo! :D

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